AMBULATORIO STORY – PUNTATA 3
FINESTRE DI MEMORIA
“La vedi quella fotografia, ormai dall’aspetto vintage, appesa in parete? Ecco quello è Santo Alligo e la foto è stata scattata da Pietro Gallina”
In questa frase, detta quasi per caso, detta per rompere il ghiaccio di questa intervista in libertà, il dr Ravazzani in un tono semplice e gioikso mette insieme i due più grandi nomi della pubblicità degli anni ’70, facenti capo alla casa pubblicitaria torinese Armando Testa.
“Sono stato molto fortunato – continua Romano ( Ravazzani)-. Per caso ho scoperto di avere tra i miei pazienti artisti di fama legati al mondo pubblicitario. E vuoi sapere una cosa ancora? È stato proprio Santo Alligo a farmi conoscere Pietro Gallina”!!
Ed eccolo lì Santo Alligo sbucare sulla parete destra dello studio, dietro il corpo del suo Pippo l’ippopotamo ( ve lo ricordate? Quello blu della Lines, quello che avanzava barcollando..) . E a fianco chi troviamo a ruota? I personaggi di Cabellero Misterioso che insegue la bella Carmencita ( pubblicità Lavazza) , nati dall’ ingegno fervido di Pietro Gallina.
Sono finestre di memoria quelle che si aprono scorrendo la parete. Sono le memorie dei pupazzi di Carosello, delle pubblicità che erano come dei cortometraggi, come delle piccole storie a sé, un po’ se vogliamo precorritrici delle story di ora.
Sono le finestre della memoria di quel tempo, quando tutti noi abbiamo sentito la famosa frase ” Carosello e poi a letto!”
I personaggi di Santo Alligo e Pietro Gallina abbondano e si rincorrono lungo le mensole , come si rincorrono le tazzine e le scatole Lavazza d’epoca. Perché Alligo e Gallina ora li chiameremo storytellers, allora erano dei grafici pubblicitari.
Ma nell’ambulatorio si sa, vengono messe in risalto le forme d’arte più particolari. La pubblicità è arte ed è stata “sdoganata ” ( come ama dire il dr Ravazzani) da tempo.
Qui Santo Alligo e Pietro Gallina sono artisti, con la A maiuscola, sono coloro che ci hanno accompagnato per una generazione intera, dai più piccoli ai più grandi. E sono qui , nello studio di Via Eandi a sostenere e far sorridere, spalancando di colpo la finestrella della memoria, tutti coloro che nell ambulatorio, passano, aspettano, transitano, si siedono, più che altro sperano.